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Più Carcere, più Sicurezza. E’ davvero così?

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Più Carcere, più Sicurezza. E’ davvero così?

“Ho delle opinioni, non disturbatemi con dei fatti” sarà una rubrica ospitata periodicamente su loSTATOpresente. Attraverso i numeri e le statistiche tenteremo di raccontare fenomeni sociali e economici, provando a demistificare le retoriche che in maniera più virulenta hanno messo sotto assedio lo Stato e l’intervento pubblico.

Il binomio “più carcere, più sicurezza” rappresenta uno degli ossessivi mantra del dibattito pubblico dei Paesi occidentali. Un messaggio che quotidianamente invade il nostro privato, diventato per un numero consistente di cittadini una verità incontestabile. Ogni giorno non tramonta più il sole senza che un talk show televisivo non racconti un fatto di cronaca e che gli ospiti in studio, opinion leader, politici, cittadini comuni, non chiosino l’accaduto chiedendo più carcere e pene più aspre. L’obiettivo di questo articolo è raccontare per numeri il fenomeno che nelle ultime quattro decadi ha prodotto in molti Paesi occidentali un vero e proprio fenomeno di iperincarcerazione. Lo faremo con uno sguardo particolare agli Stati Uniti dove il fenomeno ha raggiunto le proporzioni più allarmanti. Ci soffermeremo, poi, brevemente su alcuni tra i principali Paesi europei, per chiudere con un breve focus sul nostro Paese. L’obiettivo che ci poniamo, nella speranza di riuscire nell’impresa, è tentare di demistificare, attraverso i numeri e i fatti, i luoghi comuni più radicati nel dibattito pubblico.
In questo articolo abbiamo tentato di raccontare brevemente il fenomeno della crescita della popolazione detenuta negli Stati Uniti e in Europa. Abbiamo tentato di dimostrare come la crescita della popolazione carceraria non sia correlata ad un aumento dei tassi di criminalità, né in Europa né negli Stati Uniti, ma piuttosto ad un vento ideologico che ha visto trasformare il diritto penale in uno strumento per affrontare problemi sociali come la droga e il degrado delle periferie. Negli Stati Uniti tale fenomeno ha raggiunto livelli inimmaginabili con forti connotazioni razziali. Sono stati gli stessi teorici della destrutturazione dello Stato, delle politiche di welfare e assistenza sociale a esaltare il ruolo della pena e del carcere nella retorica sulla sicurezza. Nello stesso momento in cui il ruolo dello Stato in economia veniva attaccato con virulenza si è chiesto allo Stato di ampliare a dismisura la potestà punitiva. Queste politiche mostrano oggi ovunque il loro fallimento, nonostante ciò il nuovo vento populista che attraversa le nostre società rischia di bloccare i timidi tentativi di inversione di tendenza degli ultimi anni. Crediamo per questo che sia necessario tenere aperto il dibattito su questo tema tentando di demistificare una retorica che continua a essere dominante. Si tratta di una sfida importante soprattutto per la Sinistra che per lungo tempo non è stata in grado di opporre alcuna resistenza a quelle parole d’ordine, ma che anzi negli anni novanta ha assecondato in pieno questa deriva.
 

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Pubblicato da : Luca Spataro

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